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Oggetto:
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{TFA - Area Disciplinare} A052 - Didattica della Letteratura Latina

Oggetto:

Didactics of Latin literature

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Anno accademico 2014/2015

Codice attività didattica
LET1027
Docente
Federica Bessone (Titolare del corso)
Corso di studio
A052 - Materie Letterarie, Latino e Greco nel Liceo Classico
Anno
1° anno
Tipologia
Obbligatorio
Crediti/Valenza
2
SSD attività didattica
L-FIL-LET/04 - lingua e letteratura latina
Erogazione
Tradizionale
Lingua
Italiano
Frequenza
Obbligatoria
Tipologia esame
Prova scritta e orale
Prerequisiti
Iscrizione TFA
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Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

Acquisire capacità di riflessione critica sulla didattica della letteratura latina, consolidando le competenze sui suoi contenuti, metodi e strumenti in relazione all'ambito specifico del liceo classico.

Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

Pieno raggiungimento degli obiettivi formativi indicati.

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Programma

Il corso, articolato in 16 Unità Didattiche, prevede una sezione introduttiva (3 UD) e una serie di esercitazioni dei tirocinanti (13 UD) su argomenti e testi centrali nella didattica della letteratura latina. L'introduzione verterà sulle Indicazioni Nazionali per Lingua e cultura latina nel Liceo classico e stimolerà la riflessione su alcune linee portanti della didattica disciplinare in riferimento allo specifico ordine di scuola. Nelle esercitazioni, i corsisti simuleranno la costruzione di unità e percorsi didattici su testi e temi proposti, con l'ausilio di strumenti bibliografici consigliati.

Oggetto:

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame si compone di una prova scritta e di una prova orale; nella prova scritta sarà presentato un testo che dovrà essere opportunamente tradotto, analizzato e contestualizzato in chiave didattica; la prova orale consisterà nella discussione della prova scritta e nella verifica su argomenti e testi oggetto del corso, secondo quanto indicato nella sezione Testi consigliati e bibliografia.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

–1. per una riflessione generale sul rapporto tra letteratura latina e greca (coscienza del ritardo della letteratura latina):

Cic. Tusc. 1, 1-8 [una persona];

letture consigliate:

-M. Citroni, I proemi delle Tusculanae e la costruzione di un'immagine della tradizione letteraria romana, in Memoria e identità. La cultura romana costruisce la sua immagine, a cura di M. Citroni, Firenze, Università degli studi, Dipartimento di Scienze dell'antichità “Giorgio Pasquali”, 2003, pp. 149-180.

–2. per introdurre il discorso sull'imitazione (teoria e pratica degli antichi e dei moderni):

Seneca, ep. 84, 2-10 [una persona]

letture consigliate:

-G.B. Conte, Dell'imitazione. Furto e originalità, Pisa, Edizioni della Normale, 2014, cap. I. Rubare la clava ad Ercole, pp. 11-62;

[lettura specifica consigliata per un eventuale approfondimento:

A. Setaioli, Seneca e lo stile, rist. in Facundus Seneca. Aspetti della lingua e dell’ideologia senecana, Bologna 2000 (pp. 111-217), pp. 197-215 (§ V. L’imitazione letteraria)].

–3. per un’analisi di testi latini e greci in rapporto fra loro (poesia latina e poetica callimachea):

(cf. Callimaco, Aitia, frr. 1-7; Inno ad Apollo, vv. 105-113; Epigrammi 27; 28)

letture consigliate:

-M. Labate, Forme della letteratura, immagini del mondo. Da Catullo a

Ovidio, in Storia di Roma, diretta da A. Schiavone, 2 (L'impero

mediterraneo). I (La repubblica imperiale), Torino, Einaudi, 1990, pp.

923-965;

-M. Citroni, Affermazioni di priorità e coscienza di progresso artistico

nei poeti latini, in E.A. Schmidt, L'histoire littéraire immanente dans la

poésie latine, Fondation Hardt, Entretiens Tome XLVII, Vandoeuvres-

Genève 2001, pp. 267-304.

3.a (dichiarazione di poetica in Lucrezio)

Lucr. 1, 921-950 [una persona];

[letture specifiche consigliate per eventuali approfondimenti:

-L. Piazzi, Introduzione, in Lucrezio, Le leggi dell’universo (La natura, Libro I), a cura di L. Piazzi, con testo a fronte, Venezia 2011, pp. 9-50 (spec. § La poetica dei «soavi licor», pp. 16-20); comm. a 1, 921-950 (pp. 215-219);

-G.B. Conte, Insegnamenti per un lettore sublime, introd. a Lucrezio, La natura delle cose, trad. di L. Canali, testo e comm. a c. di I. Dionigi, Milano 1990, pp. 7-47 (rist. in Generi e lettori, Milano 1991, pp. 9-52)];

3.b (dichiarazioni di poetica in Catullo)

Catull. 1; 95 [una persona];

[letture specifiche consigliate per eventuali approfondimenti:

-F. Bellandi, Lepos e pathos. Studi su Catullo, Bologna 2007, cap. IV Lettura dei carmi 1, 16, 36, 95 (pp. 97-163), pp. 97-118 e 141-163;

-M. Citroni, Ambiti di destinazione e atteggiamenti espressivi in Catullo: I, cap. III in Poesia e lettori in Roma antica, Roma-Bari 1995 (pp. 57-117), pp. 57-63 (§ 1. Il programma catulliano e il pubblico)];

3.c (dichiarazioni di poetica in Virgilio)

Verg. ecl. 6, 1-12; ge. 3, 1-48 (spec. vv. 1-9 e 46-48); Aen. 7, 37-45a [una o due persone];

[lettura specifica consigliata per eventuali approfondimenti:

-G.B. Conte, Proemi al mezzo, in Virgilio. Il genere e i suoi confini, Milano 1984, pp. 121-133];

3.d (dichiarazioni di poetica in Orazio)

Hor. carm. 1, 6 (spec. vv. 1-12); 3, 30; epist. 1, 19 (spec. vv. 21-34); sat. 1, 10 (spec. vv. 46-77) [una persona];

[lettura specifica consigliata per eventuali approfondimenti:

-M. Citroni, I piani di destinazione nella lirica di Orazio, cap. VI in Poesia e lettori in Roma antica, Roma-Bari 1995 (pp. 271-375), pp. 291-299 (Occasioni private e lettore generico)];

3.e (dichiarazioni di poetica in Ovidio)

Ov. am. 1, 1; met. 1, 1-4 [una persona];

[letture specifiche consigliate per eventuali approfondimenti:

-M. Labate, L’arte di farsi amare. Modelli culturali e progetto didascalico nell’elegia ovidiana, Pisa 1984, cap. I Poetica ovidiana dell’elegia: la retorica della città, § 2. Enunciazioni di poetica: riconsiderazione critica di un programma letterario, pp. 15-28;

-R. Dimundo, L’elegia allo specchio. Studi sul I libro degli Amores di Ovidio, Bari 2000, cap. 1 Da Apollo a Cupido. Ov. am. 1, 1 e la scelta obbligata della poesia elegiaca, pp. 9-34;

-Ovidio, Metamorfosi, vol. I, libri I-II, a cura di A. Barchiesi, Milano 2005 (comm. a met. 1, 1-4, pp. 133-145)]

–4. per un confronto puntuale fra testi poetici latini e modelli greci:

4.a (la traduzione artistica e il nuovo vertere di Catullo)

Catull. 51; Sapph. fr. 31 Voigt (una persona)

[consigliato per l'eventuale consultazione:

-F. Bellandi, Lepos e pathos. Studi su Catullo, Bologna 2007, cap. V, Lesbia o l'amour-passion: i carmi 51 e 11, pp. 165-269 [spec. pp. 223-253];

4.b (il ‘motto’ nella lirica oraziana)

Hor. carm. 1, 9; Alc. fr. 338 Voigt (una persona)

[consigliato per un’eventuale, successiva lettura:

-A. Traina, Introduzione a Orazio lirico: la poesia della saggezza, in Poeti latini (e neolatini). Note e saggi filologici, V, Bologna 1998, pp. 133-168 [= Orazio, Odi e Epodi, introd. di A. Traina, trad. e note di E. Mandruzzato, Milano 1985, pp. 5-45]

4.c (proemio epico e memoria incipitaria)

Verg. Aen. 1, 1-11; Hom. Il. 1, 1-12a; Od. 1, 1-10 (inoltre: Verg. Aen. 6, 679-702 [spec. vv. 692-693]; Catull. 101 [spec. v. 1]; Lucan. 1, 1-9) (due persone)

letture consigliate:

-A. Traina, La traduzione e il tempo. Tre versioni del proemio dell'Eneide (1-7), in Poeti latini (e neolatini). Note e saggi filologici, III, Bologna 1989, pp. 115-131 (spec. pp. 117-120) [= A. Fragonara, G. Garbarino, Linguaggi della prosa latina, Torino 1981, pp. 5-18];

-G.B. Conte, Memoria dei poeti e arte allusiva. (A proposito di un verso di Catullo e di uno di Virgilio), in Memoria dei poeti e sistema letterario. Catullo, Virgilio, Ovidio, Lucano, rist. (con Prefazione di C. Segre) Palermo 2012, pp. 21-36 [= Torino 19852, pp. 3-14];

[consigliato per un'eventuale, successiva lettura:

-G.B. Conte, Il proemio della Pharsalia, in La ‘Guerra civile’ di Lucano. Studi e prove di commento, Urbino 1988, pp. 11-23 [= «Maia» 18, 1966, pp. 42-53].

–5. sermo ed epistola filosofica:

Seneca, ep. 38 (una persona)

letture consigliate:

-G. Rosati, Seneca sulla lettera filosofica. Un genere letterario nel cammino verso la saggezza, «Maia» 33, 1981, pp. 3-15;

-A. Traina, Lo stile ‘drammatico’ del filosofo Seneca, Bologna 19874, capp. I-II (Il linguaggio dell’interiorità; Il linguaggio della predicazione, pp. 9-41).

–6. romanzo e parodia:

Petr. sat. 81-82 (una persona)

letture consigliate:

-G.B. Conte, L'autore nascosto. Un'interpretazione del Satyricon, Bologna 1997, cap. 1 Il narratore mitomane e l'autore nascosto, pp. 11-42.



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    Ultimo aggiornamento: 02/02/2015 11:43
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